Ci sono momenti che restano impressi nella memoria collettiva di una comunità, eventi che segnano la fine di un’era e l’inizio di un nuovo capitolo. La serata di ieri, 27 dicembre, al Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare, è stato un raro istante in cui il tempo sembra fermarsi per lasciare spazio ai sentimenti, ai ricordi e alle speranze per il futuro.
La Banca Monte Pruno ha vissuto un passaggio che va oltre il semplice avvicendamento di ruoli: è stato il saluto commosso a una guida storica, Michele Albanese, e l’abbraccio fiducioso a chi ne raccoglie il testimone, Cono Federico.
Il cuore di una vita: Michele Albanese
Quando Michele Albanese ha preso la parola, l’intera sala è rimasta sospesa, trattenendo il fiato. Non era solo il Direttore Generale di una delle realtà più solide del territorio a parlare: era l’uomo che, per quasi cinquant’anni, ha incarnato i valori e l’anima stessa della Banca Monte Pruno.

Con la voce incrinata dall’emozione, Albanese ha ripercorso i traguardi raggiunti, ma soprattutto i volti, le storie e i sacrifici che hanno reso possibile quel cammino. “Non eravamo la realtà di oggi”, ha sussurrato, lasciando intravedere tutta la fatica, la dedizione e l’amore profondo per un’istituzione che è stata molto più di un lavoro: è stata una missione.
Ogni parola risuonava come un ringraziamento sincero a quei collaboratori, pochi all’inizio, che hanno creduto insieme a lui in un sogno che, passo dopo passo, è diventato realtà.

Commosso e commovente il saluto del vice presidente Antonio Ciniello.
Cono Federico, il futuro
A raccogliere quel patrimonio immenso è Cono Federico, il cui sguardo illuminato dalla passione e dalla determinazione racconta già il futuro della Banca Monte Pruno.
Federico non ha parlato solo di progetti e numeri, ma di responsabilità, di valori tramandati, di una storia che continuerà a vivere nelle scelte quotidiane e nelle innovazioni che verranno.
Le sue parole non erano solo un programma per il 2025, ma una promessa.

La promessa di custodire con rispetto il passato e, allo stesso tempo, di far crescere la Banca, accompagnandola verso nuove opportunità. “In questa Banca c’è la storia di chi ha creduto, di chi ha lottato. È nostro compito onorarla e portarla ancora più lontano”, ha dichiarato Federico con una fermezza che ha saputo rassicurare e motivare tutti i presenti.
L’abbraccio di una comunità
Il momento simbolico della serata è arrivato quando Albanese, con occhi lucidi, ha consegnato a Federico gli atti principali della BCC Monte Pruno, racchiusi in un documento che è molto più di una carta: è la testimonianza di una vita dedicata a costruire qualcosa che restasse. Quel gesto ha toccato nel profondo non solo i protagonisti, ma tutti coloro che, in silenzio, hanno assistito a una delle scene più autentiche e commoventi della storia recente della Banca.
L’applauso che è seguito non era solo per Albanese, ma per l’uomo, il mentore, il leader che ha saputo farsi amare, rispettare e seguire con fiducia.
La forza della Banca
Nel passaggio da Albanese a Federico, c’è tutta la forza di una Banca che non smette di credere nei suoi valori fondanti. C’è la consapevolezza che la vera grandezza sta nella continuità, nella capacità di passare il testimone con fierezza e fiducia.
Sotto le luci calde di una serata indimenticabile, la comunità ha reso omaggio non solo al passato glorioso, ma a un futuro che si annuncia altrettanto luminoso.



