Amleto De Silva, scrittore, umorista e vignettista napoletano, è scomparso stanotte dopo una lunga malattia.

Sulla sua pagina fb ci intratteneva con grande umorismo: “Ed ecco ci siamo tutti riuniti l’intera famiglia
Per il consueto rinfaccio, di Jurij Andruchovic” e ancora “Si frangerà l’onda color rubino
sui miei piedi, mannaggia a bubbà.
(Kostas Kariotakis)”.

Nato a Napoli e cresciuto a Salerno, De Silva ha iniziato la sua carriera come vignettista, esordendo su riviste satiriche come “Cuore” e collaborando con “Smemoranda”.

Tra le sue opere letterarie, spicca “Bocca mia mangia confetti”, pubblicato da Rubbettino nel 2022.

Il romanzo è ambientato nei quartieri di Pastena e Mariconda a Salerno e offre un ritratto vivace e ironico della città e dei suoi abitanti. I protagonisti, tra cui Totonno, un uomo disilluso che ritrova la voglia di comunicare grazie all’incontro con Cinzia, e Lino Feola, ex musicista jazz-rock tornato in città, si muovono in una trama ricca di colpi di scena, omicidi e vendette, riflettendo le dinamiche sociali e culturali della provincia italiana.

La casa editrice Rubbettino, con cui De Silva ha collaborato per diverse pubblicazioni, ha espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa. L’editore Florindo Rubbettino ha sottolineato come le opere di De Silva continueranno a far sorridere e riflettere i lettori, mantenendo vivo il suo ricordo.

Amleto De Silva lascia un’eredità letteraria significativa, caratterizzata da un’ironia tagliente e da una profonda capacità di osservazione della realtà contemporanea.

La scomparsa di Amleto De Silva rappresenta una perdita importante per il panorama culturale italiano.

stampa

di Ornella Trotta

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