Nel convento di San Pietro alli Marmi, si è svolto stasera uno degli incontri più intensi e profondi della mostra Minerali clandestini, promossa con il patrocinio del Comune di Eboli e inserita nel percorso Piana del Sele per la Pace. L’evento è stato coordinato da Gerardo Rosania.
La verità sull’Africa
Protagonista della serata padre Ernesto Della Corte, biblista e teologo, che ha proposto una riflessione coraggiosa e coinvolgente sui drammi generati dallo sfruttamento delle risorse nel continente africano, e in particolare nella Repubblica Democratica del Congo. Padre Ernesto ha denunciato un sistema globale profondamente malato: “ Il capitalismo genera sempre sacche di sottosviluppo.

La Chiesa ha preso posizione sul Congo. Continuano gli stupri delle donne, ma i giornali non ne parlano. In vent’anni, in Congo, sono morti quasi sei milioni di persone. Non si tratta solo di scontri tribali, dietro c’è l’interesse delle multinazionali. Siamo dominati da autocrazie, da democrature”.

Un mondo che vuole rapinare e sfruttare il Congo. Il biblista ha tracciato un collegamento netto tra le guerre per le materie prime e l’indifferenza dei paesi occidentali, puntando il dito anche contro l’ipocrisia di alcuni aiuti internazionali.

“Anche gli aiuti umanitari sono inefficaci”, ha sottolineato. E ha poi ricordato l’impegno di Papa Francesco e di papa Leone XIV: “Vuolep mettere la pace al primo posto e denunciare tutto, in linea con Papa Francesco”.
Minerali e sangue
La mostra Minerali clandestini, visitabile fino al 23 maggio, ha affrontato il legame profondo e drammatico tra oro, coltan, diamanti e le tragedie umane che colpiscono le popolazioni africane. Attraverso immagini, documenti e incontri pubblici ha voluto far emergere ciò che spesso resta nell’ombra: il prezzo in vite umane che si nasconde nei nostri dispositivi elettronici, nei lussi occidentali, nell’industria globale.

Il dovere di informare
Padre Ernesto Della Corte stasera ha guidato i presenti in un viaggio che è andato oltre l’analisi politica, proponendo una riflessione spirituale, etica e civile. Ha invitato ciascuno a rompere il silenzio, ad ascoltare le urla dell’Africa sfruttata e a rispondere con responsabilità e verità: “Ognuno di noi deve informare su quanto accade”. L’ultimo appuntamento della rassegna è previsto per giovedì 23 maggio, con la presentazione del libro Atlante delle guerre nel mondo” di Alessandro De Pascale. Sicuramente l’incontro di oggi resterà come uno dei momenti più forti e necessari: un grido profondo contro l’indifferenza, nel nome della giustizia e della pace.