La sicurezza digitale del Vaticano parla anche italiano. E sempre più a voce alta. Dopo l’ingresso nei Vatican CyberVolunteers di Domenico Campeglia, 46 anni, esperto di cybersecurity originario di Cava de’ Tirreni, si è registrato un aumento significativo delle adesioni di professionisti italiani al gruppo internazionale di volontari che difendono la Santa Sede dagli attacchi informatici.

Patrimonio spirituale e informativo

“Mi sto ponendo come una sorta di ambasciatore per l’Italia all’interno dei Vatican CyberVolunteers”,afferma Campeglia.”Il mio ruolo non è solo tecnico, ma anche strategico: sto lavorando per coinvolgere sempre più esperti italiani e creare un fronte solido a tutela di un patrimonio spirituale e informativo unico al mondo”. Un patrimonio che oggi, purtroppo, è fragile: le vulnerabilità nei sistemi digitali del Vaticano sono molteplici e preoccupanti. L’ITU, agenzia delle Nazioni Unite per le telecomunicazioni, ha assegnato alla Santa Sede zero punti su venti nel suo ultimo Global Cybersecurity Index. Un dato allarmante, tanto più se si considera che il numero di attacchi informatici è aumentato del 150% nell’ultimo anno. “Stiamo pressando la Santa Sede perché queste criticità vengano affrontate subito”, spiega Campeglia.

A rischio i dati sensibili

“Ogni vulnerabilità lasciata aperta mette a rischio dati sensibili, informazioni riservate e la privacy di migliaia di utenti, proprio mentre ci si avvicina a un evento di enorme portata come il Giubileo del 2025”. Campeglia, esperto certificato GDPR e NIS2, guida di giorno un team che sviluppa soluzioni per la sicurezza delle PMI e forma nuovi professionisti della cybersecurity; di sera lavora nella chat cifrata dei volontari vaticani, dove analizza i log dei server, individua falle e invia report criptati al piccolo staff IT della Santa Sede.

Lavoro silenzioso

Un lavoro silenzioso ma cruciale. In attesa che il Vaticano istituisca finalmente un CISO (Chief Information Security Officer), sono i volontari come lui – e il suo tasto Enter da Cava de’ Tirreni – fare da scudo digitale all’ultima monarchia assoluta d’Europa.

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di Ornella Trotta

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