Ph. di Sara Adesso
CAGGIANO. Edipo. Corpo di Sfinge, la performance di chiusura del workshop, ispirato al testo “Edipo Borderline” di Vettor Pisani, ha suscitato grande interesse tra il pubblico di Caggiano e oltre. Numerosi spettatori hanno affollato la sede del Museo “Vettor Pisani”, che per l’occasione ha visto una relocation delle opere del Pisani nel Palazzo Morone di Caggiano.
Protagonista la Scuola Edipica sulle Arti Performative diretta da Andrea Cramarossa.
Performer in scena: Alessia Amoruso, Ambra Amoruso, Ilaria Angelini, Chiara Bianchi, Emilia Brescia, Alice Fattore, Federico Tdb Gobbi, Fabio Guaricci, Marika Ruta, Maurizio Sarni.
Gli attori hanno saputo solleticare la curiosità degli intervenuti, rompendo la quarta parete e interagendo vis à vis con alcuni di loro.
[Scatti di Rosario Lupo]
“Noi, in genere costruiamo atti performativi che stimolano lo spettatore su più piani sensoriali. In questo caso lo stimolo è stato pressoché cerebrale; abbiamo spinto molto sulla parola, che è ciò che stiamo studiando anche da un punto di vista alchemico. – Spiega il regista Andrea Cramarossa – . Questa serata è solo un prologo. C’è bisogno di scavare molto più a fondo e col tempo lo faremo” .
Il progetto, organizzato da Fondazione Morra e il Museo Hermann Nitsch e Teatro delle Bambole, è stato realizzato all’interno della convenzione stipulata con la “Comunità Montana “Tanagro e Alto e Medio Sele”.
Entusiasta la presidente della Fondazione, Isabella Morra, la quale ci lascia le sue sensazioni sull’happening facendo sua una frase di Vettor Pisani:
L’anima prigioniera dell’artista si libera nello spazio e nel tempo
[Scatti di Rosario Lupo]
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di Marianna Addesso

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