Ci sono eventi che non si esauriscono in una data o in un’ora, ma che lasciano un segno più profondo. La Serata d’Onore in programma lunedì 16 giugno alle 18.00 nella Sala Consiliare del Comune di Fisciano è uno di questi. Sul palco, Federico Buffa, il più teatrale, poetico e colto tra i narratori sportivi italiani. Dietro le quinte, la regia di un’istituzione che da tempo ha scelto di investire in bellezza, conoscenza e appartenenza: la Banca Monte Pruno.

Federico Buffa

Federico Buffa è molto più di un giornalista. È un intellettuale moderno che ha preso lo sport – spesso relegato a puro intrattenimento – e lo ha trasformato in materia viva per raccontare le passioni, le ingiustizie, le rivoluzioni e i silenzi della Storia. Le sue narrazioni sono costruzioni sceniche che incrociano il dato sportivo con quello umano, la biografia con la geopolitica, il ricordo con l’utopia. Ed è significativo che a volere fortemente questo incontro sia stata una banca. Ma non una banca qualsiasi. La Banca Monte Pruno da tempo ha scelto una strada che non tutte le realtà creditizie percorrono: quella dell’impegno culturale come forma di restituzione sociale.

Il direttore generale Cono Federico

Con Cono Federico, direttore generale, alla guida di questo progetto, la banca ha dimostrato che il profitto può camminare accanto alla promozione della conoscenza, che il credito più solido è quello che si dà alla crescita culturale della propria gente.

In un tempo in cui i territori interni rischiano spesso di restare ai margini delle grandi narrazioni, la scelta di portare a Fisciano un personaggio del calibro di Buffa assume valore simbolico. È un segnale forte: anche qui, anche adesso, si può fare cultura di qualità. E si può farla insieme, unendo amministrazioni pubbliche, imprese illuminate e cittadini curiosi.

I partecipanti

La presenza, accanto a Buffa, del sindaco Vincenzo Sessa, del direttore di dLiveMedia Roberto Vargiu e dell’introduzione affidata a Valeria Saggese, sottolinea la coralità di un evento che vuole essere più di una conferenza: vuole essere un atto collettivo di educazione sentimentale.

La visione della Banca Monte Pruno

In un Paese dove spesso la cultura viene considerata un lusso accessorio, vedere una banca farsi promotrice di eventi del genere è un gesto controcorrente, quasi rivoluzionario. Ma è anche una visione precisa: credere che le parole possano cambiare il destino di una comunità. E che raccontare una storia, se lo si fa bene, significa seminare consapevolezza, dialogo e identità. A Fisciano, lunedì, non si applaudirà solo Buffa. Si applaudirà un’idea precisa di territorio: quello che non si accontenta di sopravvivere, ma sceglie di raccontarsi. E di farlo con voce alta.

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di Ornella Trotta

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