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“I percorsi del giurista nell’era delle tecnologie digitali”, un volume di Paolo Cirillo

“I percorsi del giurista nell’era delle tecnologie digitali” é il saggio di Gianpiero Paolo Cirillo, edito da Fondazione Gianbattista Vico Edizioni.

L’autore

Gianpiero Paolo Cirillo é presidente di sezione del Consiglio di Stato e componente del Consiglio di presidenza della della giustizia amministrativa, é professore di prima fascia in diritto amministrativo ed é docente presso la scuola delle professioni forensi dell’Università La Sapienza di Roma.

L’opera raccoglie saggi brevi e relazioni a convegni “che hanno il comune denominatore di non fermarsi all’arido tecnicismo giuridico”.

Gian Battista Vico

La prima parte riguarda direttamente Vico in due saggi a cui l’autore ha ritenuto opportuno affiancare una “relazione sul diritto visto come scienza sociale, atteso che Vico può essere considerato anche il precursore inconsapevole della sociologia”.

Nella seconda parte l’autore si sofferma sui soggetti giuridici digitali e sulla questione della soggettività animale.

Il bello é che segue un’analisi della “quarta era”, “la rivoluzione silenziosa della Rete come luogo in cui si sviluppano i nuovi rapporti sociali e dove si avverte sempre più l’esigenza di essere correttamente informati”.

Il Premio Strega

Cirillo dedica, poi, un saggio sulla natura del Premio Strega, “un omaggio alla fondazione Bellonci” nella quale ricopre un ruolo da oltre vent’anni.

Interessante anche la relazione sul diritto di accesso al mare perchè “tratta dei beni comuni che, al pari delle fondazioni, vengono visti come strumenti in cui si svolge la personalità umana”.

Nella parte quinta l’autore si sofferma sui processi che “nei vari ordinamenti sono stati creati dagli uomini per dirimere le liti, non solo civili, ma soprattutto quelle con il potere pubblico- che é anche la misura delle libertà politiche e civili”.

Le sentenze

L’alto magistrato conclude l’opera  con quattro sentenze come “prova tangibile delle difficoltà in cui si trova ad operare il giudice quando vi é un esercizio di attività amministrativa da parte di attività pubbliche e anche formalmente private”.

Un testo che svela l’esistenza di “poteri privati ben più forti dei poteri pubblici.

Il fil rouge é il lavoro di un magistrato che dedica, da oltre quarant’anni, se stesso alla magistratura, all’insegnamento e alla ricerca.

Un’opera che convince perché affronta temi diversi che, pur sotto la tipologia testuale della relazione e del saggio, indugia su temi di pregnante attualità.

 

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di Ornella Trotta

Ornella Trotta

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