Marciapiedi troppo bassi o gradini del treno troppo alti?
A Salerno mancano 25 centimetri, ma
altrove non siamo messi meglio, perché il marciapiedi sia in regola e il treno di facile accesso. Ma altrove non siamo messi meglio.
Non si discute delle regole, si discute del mancato rispetto delle regole da parte di chi programma, progetta, costruisce il futuro. Questo significa, inesorabilmente, cadute, fratture e impossibilità di prendere il treno per chi ha anche lievi difficoltà.
Certo e’ sempre possibile rivolgersi alle Sale Blu per l’assistenza. Le persone con disabilità possono ricevere aiuto e solidarietà.
Ma la questione è profonda, ha a che fare con la giustizia e con il principio costituzionale dell’ uguaglianza sostanziale, con il compito di rimozione degli ostacoli che spetta alla Repubblica.
Almeno questo avevano pensato le madri e i padri costituenti.
La realtà, invece, ha a.che fare con il solito vizio italiano: non si programma per la rimozione degli ostacoli.
Ma quando cominceremo a costruire senza barriere?
Quando cominceremo a vivere, a programmare da nazione europea?
Quando la smetteremo di emarginare di fatto chi ha difficoltà nei movimenti?
Quando la smetteremo di farli sentire diversi?
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