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Il calendario delle spose che lotta contro i pregiudizi

NAPOLI. Si è svolta il giorno 30 dicembre u.s. la conferenza stampa di presentazione del calendario delle spose 2023.

Luigi Aprea, CEO di Millimetrica moda e direttore di sala eventi Adrenalina, ha presentato l’ultimo progetto editoriale dell’anno 2022.

 

Si parte dal modello di inclusione sociale, dal sentirsi accolti e non isolati combattendo ogni discriminazione.

Presenti alla conferenza l’assessore Massimo Pepe, in rappresentanza del comune di Napoli che è patrocinatore morale dell’iniziativa e Maria Pia Speranzini wedding planner e art director del calendario.

Attraverso 12 scatti, l’idea è quella di combattere i pregiudizi ristabilendo l’accoglienza, la fratellanza e l’inclusione proprie dell’essere umano civile.

Il saluto dell’assessore tocca in primis la finalità sociale del progetto, il cui ricavato verrà devoluto a un’associazione che si prende cura di persone diversamente abili.

Ph. di Giancarlo Cantone

Per il settimo anno consecutivo, Luigi Aprea e il suo staff presentano un progetto solidale abbinato ad un calendario. Un oggetto presente in ogni casa, visibile per tutto l’anno, che ben si presta ad essere associato a raccolte fondi a carattere sociale.

Realizzare la moodboard di quest’anno non è stato semplice. Era facile cadere nella retorica e ancora più facile rischiare l’offesa verso una determinata categoria di persone.

Di questo e di altre difficoltà incontrate durante la realizzazione parla l’art director del progetto: Maria Pia Speranzini.

Come wedding planner ho letteralmente “sposato” questo progetto. È stato bello parteciparvi perché chi è sempre a contatto con il pubblico ha il dovere di sensibilizzarlo verso certe tematiche. La diversità non deve esistere. Decidere gli scatti è stato difficile; l’intenzione di seguire una linea che facesse andare avanti il cuore senza spostarsi troppo dall’idea di base ci ha creato non poche difficoltà.

Grazie alla bravura dei fotografi e al loro modo di cogliere e rappresentare la fotografia finale, siamo arrivati esattamente dove volevamo. 12 scatti realizzati da 12 fotografi diversi, con una sensibilità personale che ha saputo interpretare, senza scadere nell’ovvio, tutta una serie di pregiudizi legati anche al mondo dei matrimoni.

Il bello è proprio l’unione di questi scatti in un unico messaggio: sensibilizzare deve essere un vero e proprio dovere morale. La anormalità deve diventare la normalità.

Aldilà del mondo del wedding, noi tendiamo al pregiudizio nella vita di ogni giorno. Abbiamo il vizio di giudicare una persona anche solo dall’apparenza, dimenticando che dietro alle persone c’è tanto altro da scoprire.

“mea sententia”

“Il titolo del calendario – spiega l’ideatore Luigi Aprea – è mea sententia ed è una risposta sotto forma di provocazione verso tutti i pregiudizi che deve affrontare una donna quando decide di sposarsi”.

Nel calendario c’è la coppia gay, la sposa in dolce attesa, quella con i bambini già grandi che la accompagneranno all’altare dove sposerà il loro papà e tante altre situazioni che nel 2023 ormai alle porte dovrebbero essere fatti oramai del tutto sdoganati, ma che in realtà fanno ancora storcere il muso a più di qualcuno.

Ph. di Giancarlo Cantone

Tutto questo fa capire quanto a parole si sia giunti verso un’inclusione quasi totale, che coi fatti non collima. Persino lo scatto con lo sposo disabile ritratto sulla sedia a rotelle è un’altra situazione “limite” di denuncia collettiva che andava sicuramente fatta.

Ph. di Giancarlo Cantone

La giornata iniziata con la presentazione del calendario delle spose 2023 in conferenza stampa, è poi continuata con la presentazione al pubblico che si è svolta al complesso monumentale di San Domenico Maggiore.

Un’iniziativa lodevole quella intrapresa ormai da anni da millimetrica, che contribuirà certamente a sensibilizzare persone di ogni età e cultura abbattendo un po’ di più il muro costruito sulle diversità, in qualunque veste esse si presentino.

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di Marianna Addesso

Marianna Addesso

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