Motoraduno Anps: l’impegno e la memoria dell’Associazione della Polizia di Stato

La dodicesima edizione del Motoraduno Nazionale Motociclisti dell’Associazione Polizia di Stato si é svolta a Campagna sabato 20 e domenica 21 maggio.

L’evento é stato organizzato dalla locale sezione Anps e dal suo presidente, il cavaliere Vito Maglio.

Un appuntamento atteso che ha coinvolto circa settanta motociclisti provenienti da tutta Italia. Tra le autorità anche il dirigente nazionale della Polizia di Stato, il dottor Pasquale Errico.

Il generale Claudio Savarese

“Per noi quella di oggi é una ricorrenza importante, organizziamo motoraduni in tutta Italia e anche all’estero.

L’Anps ha una sezione a New York nel palazzo delle Nazioni Unite e una sezione a Toronto”.

Così Claudio Savarese, dirigente superiore della Polizia di Stato, generale in quiescenza e vice presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato con competenze per il Sud.

Generale, cosa rappresenta il motoraduno per l’Anps?

“E’ un modo per stare insieme, é un momento di serenità. Trasmettiamo i nostri principi, il nostro pensiero nelle varie sedi dell’Anps che in Italia sono 180.

E’ anche un modo per mantenere il rapporto con il cittadino, come si manteneva quando facevamo servizio attivo.

Non dimentichiamo che il nostro motto é “Esserci sempre” ponendoci in ascolto e intercettando le necessità delle fasce deboli”.

Onorare la memoria dei caduti

“E poi coltiviamo la memoria attraverso il ricordo dei nostri caduti. Siamo quelli che più insistono per il riconoscimento delle vittime, per l’attribuzione delle medaglie.

Con le amministrazioni pubbliche locali ci battiamo per far intitolare strade, piazze e giardini perché la memoria non si deve perdere.

Un’organizzazione, un paese che non coltiva la memoria, che non ha rispetto dei propri caduti é un paese che non ha futuro”.

Giovanni Vitaliano, eroe della Resistenza

“Un anno fa ho fatto intitolare la Palazzina Nord della Questura di Savona al brigadiere Giovanni Vitaliano, morto prigioniero nel lager di Flossemburg in Germania.

Era mio zio, prestava servizio di pubblica sicurezza alla Questura di Savona.

Nel 1944 fu preso dai tedeschi su delazione di qualcuno, perché collaborava con la Resistenza.

Nostro prossimo obiettivo é fargli  intitolare una strada a Cava dei Tirreni, sua città natale”.

Giovanni Roselli, Presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato Gruppo Motociclisti.

“Siamo a Campagna perché curiamo nell’Anps l’attività ludica degli associati e nel rispetto dello statuto abbiamo creato dei gruppi motociclistici che curano l’educazione stradale.

Si parte dal rispetto del Codice della Strada nell’uso di qualsiasi mezzo di locomozione, dalla bicicletta al monopattino alla fuoriserie, al camion”.

L’uso del monopattino oggi diventa un’urgenza?

“Si, un’urgenza perché l’uso indiscriminato del monopattino é causa di molti incidenti ed é crescente, specie nei giovani, un comportamento non rispettose delle norme. Troppa gente mentre guida usa il telefonino e si distrae.

stampa

di Ornella Trotta

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