Alimentazione e salute riproduttiva, i consigli della ginecologa Lydia Palo

 

Il processo riproduttivo é strettamente correlato all’ apporto nutrizionale, e, gli squilibri nutrizionali, in eccesso o in difetto, condizionano negativamente la fertilità sia femminile che maschile.

Il peso corporeo, correlato all’ introito alimentare, condiziona innanzitutto l’età del menarca, prima mestruazione, che segna l’inizio della vita fertile della donna.

L’ assunzione di alcune categorie di alimenti, in particolare cibi ad alto contenuto glicemico ( patate, mais, farine raffinate..) nonchè cibi ricchi di grassi saturi (burro, formaggi, carni rosse..) attraverso il sovrappeso, anticipa l’ età del menarca di alcuni anni.

In presenza di elevati livelli di glicemia, il pancreas, come meccanismo di compenso, é stimolato a produrre più insulina, la quale stimola la trasformazione del testosterone presente nell’ovaio in estrogeni; ciò può condizionare uno sviluppo puberale prematuro, con risvolti sulla crescita staturale, nonché psicologici.

Le donne sottopeso(BMI < 18,5 Kg/m2) possono invece soffrire di amenorrea, cioe’ assenza di mestruazioni, per cause psicogene, o eccessiva attivita’ fisica, che incidono sulla regolazione centrale del ciclo.

Il peso corporeo, e’ dunque una variabile importante nella maturazione puberale.

I disturbi dell’ alimentazione, legati a stili di vita inadeguati, condizionano negativamente la fertilita’.

L’ obesita’(BMI> a 30 Kg/m2)si associa ad uno stato infiammatorio cronico che porta ad insulino-resistenza. Questa provoca riduzione del numero di ovulazioni, fino ad anovulazione e quindi infertilita’.

E’ quello che succede nella PCOS (Sindrome dell’ Ovaio Policistico), patologia molto frequente nella società industrializzata, per lo più associata al sovrappeso-obesita’, ma di possibile riscontro anche nelle normopeso.

L’ insulino resistenza provoca inoltre alterazione della qualità degli ovociti, degli embrioni, ed incide negativamente sull’ impianto embrionale.

Nei maschi riduce il numero di spermatozoi normali e motili, e può  avere un effetto indiretto sulla funzione erettile in uomini con problemi di cuore o diabetici.

Gli eccessi alimentari sono una emergenza sanitaria del nostro secolo che richiede l’adozione di modelli nutrizionali e stili di vita che riducano il sovrappeso-obesita’. Il bello e’ che un modello nutrizionale di eccezione, lo abbiamo, ed e’ la Dieta Mediterranea.

Un recente studio, condotto da ricercatori australiani e pubblicato sulla rivista ‘’ Nutrients’,conferma che la dieta mediterranea puo’ migliorare la fertilita’ spontanea ed aumentare i tassi di successo nei programmi di fecondazione assistita.

La dieta mediterranea, si basa sull’ utilizzo di cibi antinfiammatori: frutta e verdure sono ricche di antiossidanti come i bioflavonoidi, pigmenti vegetali che aiutano a contrastare l’ azione dei radicali liberi che causano l’ infiammazione, di carotenoidi, vitamine C ed E.

Uno studio dell’ Harvard University, pubblicato sul British Medical Journal, conferma che il loro consumo, previene il rischio di obesita’.

L’ olio extravergine di oliva, con i suoi grassi sani omega 9, ha una azione antinfiammatoria.

Il pesce azzurro, con i suoi grassi buoni omega3, aiuta a contrastare gli effetti infiammatori dei grassi omega 6 che si trovano soprattutto nella carne. I vantaggi di una dieta di tipo mediterraneo sono inoltre evidenti in gravidanza: attraverso il contrasto all’ aumento di peso, si riduce il rischio di diabete gestazionale e di ipertensione arteriosa.

L’utilizzo di ortaggi e di verdure a foglia larga apporta acido folico, vitamina essenziale per prevenire malformazioni del feto, come i difetti del tubo neurale Gli omega 3 del pesce azzurro aiutano la funzione visiva e la costruzione dei tessuti nervosi del feto. Tra i sali minerali il magnesio ha una azione miorilassante, cioè aiuta a contrastare le contrazioni uterine.

L’utilizzo di cibi a basso indice glicemici ed una dieta ricca di proteine, migliorano non solo la salute riproduttiva, ma prevengono obesità, diabete di tipo 2, patologie cardiovascolari. Dunque una sana alimentazione oltre a mantenerci in salute, ci aiuta a conservarci come specie.

Alimentazione e salute riproduttiva, i consigli della ginecologa Lydia Palo

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di Lydia Palo

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