Foto di Andrea Scuratti

Nel nome della madre

Buon pomeriggio,

oggi si potrebbe raccontare delle due giovanissime sorelle aggredite con l’acido dalla zia ventiduenne, oppure dell’aumento del costo della vita, e soprattutto della guerra, ma anche dello sventato attacco hacker all’Agenzia della cybersicurezza.

Ma vi avevo promesso buone notizie.

La faccenda del doppio cognome entra nel vivo e, da oggi, ai neonati é possibile attribuire il cognome della madre.

Un passo in avanti nella lenta e progressiva affermazione dei diritti delle donne.

La gazzetta ufficiale

In Gazzetta Ufficiale oggi la storica sentenza, la pubblicazione rende efficace la norma e cancella l’obbligo di attribuire al figlio il cognome del padre.

Una conquista

Adesso bisognerà mettere d’accordo i genitori. E bisognerà evitare le moltiplicazioni. E le liti.

Sappiamo bene che si usa ancora attribuire al maschio primogenito il nome del nonno paterno.

Si tratta solo di una consuetudine sulla strada della desuetudine.

Il bello é che  c’é ancora chi la vive come un imperativo categorico.

Cosa accadrà adesso che bisognerà raggiungere l’accordo oltre che sul nome anche sul cognome?

Per legge i genitori, in caso di mancato accordo, dovranno rivolgersi al giudice.

Per il battesimo occorrerà attendere i tempi della giustizia.

C’é chi, conoscendone la lentezza, suggerisce di rimandare tutto al sacramento della confermazione.

Domanda: fino ad allora, come lo chiameremo?

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di Ornella Trotta

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