E’ estate e, complice il sole, ci innamoriamo più facilmente.

L’autrice del Diario intimo, che non intende svelarsi, é combattuta fra un vecchio amore, un po’ logoro, e un nuovo amore che si annuncia decisamente più travolgente.

Ma lei non sa decidere e adesso vivono in tre sotto lo stesso spigolo di cielo.

Buona lettura

 

 

Caro diario,
abbiamo trascorso la notte insieme!

Era la prima volta, da quando ci frequentiamo, e nonostante l’ansia da prestazione, presente sin dalle prime telefonate organizzative, tutto è andato come doveva andare. Siamo stati benissimo.

Come sai, ci frequentiamo già da un anno e mezzo, con le dovute dilazioni temporali dovute alla distanza e alla situazione. Eppure la sua dolcezza e la sua dichiarata voglia di starmi accanto è sempre entusiasta e non viene mai meno.

Ammetto che non sono abituata a certi tipi di trattamento, che poi dovrebbero essere normali e non eccezionali. Ma si sa: “Prendi una donna, trattala male, lascia che ti aspetti per ore…”, per noi ultime romantiche la normalità è ahimè questa.

Caro diario,

tu lo sai per chi batte in realtà il mio cuore: proprio per chi riesce a trattarmi male senza fare granché, a lasciarmi in attesa, in bilico, tra detto e non detto e tra fatto e non fatto. Eppure non riesco a lasciarlo andare.

Ma questa è un’altra storia, un altro lui, e forse un’altra me!

Tornando al nostro weekend: siamo partiti con la sua macchina perché, a detta sua, non si fida delle donna al volante e non sapendo io come guido, ha preferito non rischiare. E già lì mi sarei dovuta tirare indietro con buona pace degli ormoni in subbuglio. Ma di lui ho capito da subito la simpatia e il non usare mai le parole come armi bensì come pure divertimento. La simpatia unita al resto mi ha fatto decidere, dopo qualche mese di pressioni social da parte sua, ad accettare un primo appuntamento.

Ancora ricordo il primo caffè.

Era un pomeriggio autunnale di pioggia e dopo aver preso il caffè al tavolino di un bar e aver fatto le canoniche 4 chiacchiere, ci siamo rifugiati in auto e lì lui mi ha baciato. Mi sono sentita come un’adolescente alle prime cotte, non mi sentivo così da un bel po’!

 

L’altro era appena partito lasciando in me quel vuoto solito che mi avvolge come una coperta di quelle fastidiosamente pruriginose ad ogni autunno quando va via. Non ci eravamo lasciati male quella volta, tutto lasciava presagire a un incontro da lui anche a Natale, cosa che poi non si è mai verificata.

Ecco che decido di lasciarmi andare, di non concedere altro spazio a chi non ne concede. La prossemica con lui viaggia sulla distanza “da conoscenti”, mentre con il mio nuovo “amante” ero già prossemicamente parente.

Caro diario,

questa prima notte di complicità mi ha fatto stare bene. Quando mi ha lasciato alla macchina mi ha detto “Appena arrivi mandami un messaggio!” e io ancora una volta mi sono sentita al sicuro, ho sentito che gli importa davvero di me.

Le farfalle nello stomaco

Ma le farfalle nello stomaco non vanno via. Adesso l’altro è qui, siamo tutti e 3 sotto lo stesso mezzo angolo di cielo e io mi sento divisa a metà.

Non che si sia parlato di sentimenti, sabato notte, attenzione! Potrei fare i conti senza l’oste ancora una volta, o potrei finalmente avere quella fetta di amore a cui tanto anelo.
No, caro diario, cancella l’ultima frase! Sono troppo vecchia per queste cose. Lo sono?

Dimmelo tu!

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di admin

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