Un’opera dal grande valore sociale, umano e culturale, che non lascia spazio a ripensamenti.

 

Sabato 29 luglio, alle ore 11, presso la sala Truffaut del Giffoni Film Festival, ci sarà la prima ufficiale del cortometraggio Per averci creduto, diretto da Luca Guardabascio.

 

La pellicola verrà proiettata dinanzi ad una platea di ragazzi ed addetti ai lavori, nell’ambito della sezione Impact!

 

 

“Per averci creduto” il corto ispirato a una storia vera

 

 

Il lavoro, girato tra Salerno, Vietri e il comune di Quarto, è tratto dal libro Per averci creduto. Quando il perverso è chi ti cura della dottoressa Sandra Pagliuca.

 

La vera storia di una violenza, raccontata con attenzione “chirurgica”, con una durezza e una prosa verista senza banalizzare alcun sentimento.

 

 

Il dramma di Sandra

 

 

Sandra Pagliuca aveva solo 15 anni quando subì la violenza dal suo medico curante ed oggi è un esempio di donna tenace, combattiva, moderna che attraverso il suo esempio è riuscita a tratteggiare la genesi e il peso di una tragedia (l’abuso) che debilita la mente delle vittime.

 

Il dramma subito dalla protagonista è espressione delle coscienze di molti che non hanno voce e di cui la nostra protagonista si fa paladina attraverso uno struggente processo di regressione ed elaborazione.

 

Un processo che nell’opera diretta da Guardabascio, assume un passo da thriller con una costruzione ed un montaggio Lynchiano, che gioca su tre diversi livelli cronologici: 1982, 1991 e Oggi.

 

 

Chiara Primavesi

 

 

Nel cortometraggio la protagonista, interpretata dalla bravissima Chiara Primavesi, non vuole vendetta, ma cerca semplicemente verità per instillare un metodo giusto nel nostro mondo ancora troppo “maschio-sauro”.

 

Sandra grida il suo dolore cercando di migliorare la società per condannare quei carnefici ancora oggi (purtroppo) sicuri di restare impuniti.

 

 

L’impegno di Cinema Sociale99

 

 

«Come fondatore di Cinema Sociale99 sono anni che mi impegno per smascherare i cattivi e raccontare l’assurdità di una società cannibale, che mastica i più deboli ferendone spirito e legittimandone i tiranni» dice Luca Guardabascio, definendosi un “regista controcorrente”.

 

Cinema Sociale99 è un progetto che nasce dalla convinzione che il cinema debba Intrattenere, Educare e Formare.

 

«Per me il Cinema ha una grande responsabilità perché è un’arte che può e deve arrivare a tutti» aggiunge il regista.

 

 

Per averci Creduto è un cortometraggio dall’appeal internazionale con un cast di grande fascino. Una storia vincente che fonde il dramma intimo del nostro neorealismo migliore, passando dal teen movie delle scene iniziali per trasformarsi in denuncia.

 

Suspense sempre crescente grazie anche alla colonna sonora della cantautrice Susanna Reppucci.

 

La struttura del dramma è nerissima ed American Pshyco pare essere l’esempio più calzante per raccontare l’assurda psicologia del perverso narcisista, in questo caso, il dottor Fera interpretato dal sempre eccellente Massimo Bonetti.

 

 

Massimo Bonetti

 

 

La crudeltà “sotto accusa”

 

 

«Da ragazzino amavo un film di Jonathan Kaplan, un dramma interpretato da una Jodie Foster in stato di grazia» racconta il regista salernitano.

 

Il film in questione era Sotto accusa, dove il tema centrale era l’avversione dei carnefici nei confronti della femminilità della vittima.

 

Era il 1988, gli stessi anni in cui Sandra Pagliuca subiva le sue violenze fisiche e psicologiche.

 

Alla consegna dell’Oscar come migliore attrice, Jodie Foster ringraziò principalmente la sua famiglia, il suo nido felice.

 

Poi, parlando del film disse: «La crudeltà pare essere una cosa decisamente troppo umana, la crudeltà sembra appartenere ad un certo tipo di “cultura” ma la crudeltà non dovrebbe mai essere accettata!»

 

 

Per averci Creduto dipinge la crudeltà in un ambiente borghese dove tutto pare essere etichetta, persino la feroce tirannia dei più forte.

 

 

«La crudeltà serpeggia ancora oggi nel mondo e si insinua come un virus nei pensieri degli esseri “senzienti” generando terrore anche in chi dovrebbe “semplicemente” denunciare» racconta la dottoressa Pagliuca, che da anni cerca di cambiare la legge in materia di violenza.

 

Per averci creduto è un corto ma anche dinamite, un racconto che solo il cinema può trattare e diffondere per far gridare a tutti un liberatorio, definitivo ed esplosivo: Mai più!

 

 

“Un’opera che non lascia spazio a ripensamenti”

 

 

Per averci Creduto è interpretato anche dai carismatici Pako Loffredo e Giordano Petri con la partecipazione straordinaria di Fabio Mazzari, Aldo Leonardi e Assunta Scalella; con Erin De Rosa, Patrizia Schiavo e i ragazzi della Asd Emozione in Movimento di Quarto.

 

 

Giordano Petri

 

 

È un’opera che non lascia spazio a ripensamenti e la condanna dei mostri sul finale è chiara.

 

«Il cinema ha una grande responsabilità e l’opera Per averci Creduto sarà una chiave per scardinare indifferenza e omertà, grazie alla vera storia della dottoressa Sandra Pagliuca» conclude Silvestro Marino, che distribuirà l’opera con la sua Sly Production.

 

Un film fortemente voluto da tanti amici, tra questi Rossella Tortorelli, Max Capone, Luca Iovine e lo scrittore Marco Onnembo.

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di Mariana Cavallone

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