di Egidio Marchetti

Un dibattito pubblico surreale quello tenutosi a Sapri sul progetto della nuova Linea ad Alta Velocità che escluderebbe il Cilento.

In primis perchè un confronto, una discussione con le comunità ed i territori andrebbero effettuati prima e non dopo l’approvazione di un’opera, rendendo superfluo, se non proprio inutile, un evento del genere. Previsto per legge, ma ai più apparso come una pessima recita, uno stanco rituale, reso ancora più irritante dalla totale assenza di empatia con il pubblico, senza dare risposte adeguate agli interventi degli iscritti a parlare.

Quindi solo un sorta di “atto dovuto”, una passerella che non ha fornito prospettive convincenti, nemmeno sui destini della Linea Tirrenica, sebbene il Contratto di Programma 2022/2026, stipulato tra RFI ed il Ministero dei Trasporti, preveda “l’Up-grading tecnologico” e l’innalzamento della velocità a 200 kmh, aspetto che garantirebbe il transito delle Frecce sulla tratta storica.

Altrettanto scarne ed evasive le risposte alle osservazioni tecniche su di un progetto invasivo, con la previsione di centinaia di abbattimenti tra case, capannoni industriali ed aziende agricole, segno dell’assenza di accurati rilievi preventivi.

Un’opera costosa, pari a circa 12 miliardi di euro per collegare Battipaglia con Praja a Mare, peraltro già collegate dalla Tirrenica, con un percorso più lungo, ricco di gallerie e con sbalzi altimetrici, tale da renderlo poco consono all’alta velocità, al punto da apparire come il più lussuoso e sciocco girotondo mai concepito.

Ancora più grave, a detta dell’avvocato Franco Maldonato, autore del libro “L’imbroglio”, la sottovalutazione dei rischi sismogenetici, nel Vallo di Diano, interessato storicamente da disastrosi terremoti con migliaia di vittime e la distruzione di vari centri abitati, come pure nel Lagonegrese, notoriamente afflitto da gravi fenomeni franosi.

Un tracciato discutibile, frutto di una analisi “multicriteria” che ha fatto optare per il cosiddetto corridoio autostradale, presentato dai relatori di RFI come un sorta di dogma inconfutabile, smontato invece dall’intervento del dottore Giulio Cammarosano, che ha dimostrato come il venire meno dei successivi lotti da Praja a Tarsia fino a Cosenza, dopo la dichiarazione del Sottosegretario al MIT Tullio Ferrante, comporti automaticamente la perdita di tali presupposti, facendo quindi prevalere il corridoio tirrenico.

Lungi da alimentare conflitti tra territori e rivendicazioni campanilistiche, il Comitato Alta Velocità per il Cilento ha sempre sostenuto che la soluzione ideale sarebbe stata la velocizzazione della Linea Tirrenica e la contestuale riapertura della Sicignano-Lagonegro, facendo convergere i due territori, Cilento e Vallo di Diano verso una stazione Hub nella Piana del Sele, equidistante e baricentrica per tutti, anche per Salerno, artatamente esclusa da ogni ipotesi di nuove tratte AV, in quanto sarebbe stata bypassata con il passaggio nella Valle dell’Irno.

Purtroppo l’Italia è il Paese del non senso, dove il partito della spesa pubblica vince sempre e spesso chi subisce certe scelte, non avendo risposte adeguate dalla politica,  si rivolge alla magistratura.

Come in questo caso, dove il Tar del Lazio ha l’ultima parola su questo progetto, dovendo discutere nel merito del ricorso dei Comuni di Eboli e di Campagna e dei 17 comuni cilentani costituitisi “ad adiuvandum”.

Il mancato rispetto delle prescrizioni addotte dalla Soprintendenza basteranno a convincere i magistrati amministrativi?

Oppure qualcuno pensa che i fondi del PNRR abbiano il dono dell’intangibilità?

Piuttosto è il contrario: esiste un principio, il DNSH (Do No Significant Harm), secondo il quale i progetti realizzati con i fondi del PNRR non debbano arrecare alcun danno all’ambiente.

Basti pensare che nel solo Lotto Battipaglia-Praja si prevede la rimozione di ben 12 milioni di metri cubi di materiali da scavo!

Su questo aspetto è stata interessata anche la Commissione Europea per le Petizioni, che ha accolto una istanza dell’associazione Italia Nostra.

Si spera che anche la nostra Italia, amata e tradita, faccia il proprio dovere!

 

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di admin

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