la creatività al centro dell’esperienza di vita
La creatività applicata ad oggetti pensati per le vite quotidiane in un ambito multidisciplinare in cui l’eccellenza scientifica, la moda e la ricerca si intrecciano per dare vita a creazioni uniche nel loro genere, ricercate nella forma e nella funzionalità.
Il percorso creativo di quasi un secolo d’identità italiana è concettualizzato in cinque macro aree tematiche: imaginable, workable, relationable, liveable, moveable.
Sono rappresentati pilastri del genio italiano che, guardando al futuro, mantengono centrale l’esperienza del vissuto quotidiano. Sono un chiaro esempio la “COCCOINA” e l’intramontabile cucitrice “ZENITH 548”, che dal 1948 è immancabile balena sulle scrivanie degli italiani.
Il design industriale italiano viene proposto quale manifesto ideale dell’ingegno e della creatività italiane, in cui la vena artistica dei più importanti designers guida l’industria nella produzione di opere che ruotino intorno all’esperienza della vita umana:
- la morbidezza degli ambienti lavorativi;
- lo svago outdoor;
- fino all’intima accoglienza del focolare,
come i calici “GIRA E RIGIRA” che grazie ad un piccolo accorgimento permettono di meglio apprezzare limpidezza, colore e consistenza del vino.
Gli oggetti di uso quotidiano e l’intelligenza artificiale
Alcuni prodotti accompagnano generazioni d’italiani ogni giorno, come la “MOKA BIALETTI” o la “BOTTIGLIETTA CAMPARI SODA” (disegnata da Fortunato Depero). Questi osservano con scherno le tendenze senza mai invecchiare, mentre altri rappresentano al meglio la creatività italiana, sinonimo di ricerca, sviluppo e dedizione.
Ampio spazio occupa la Vespa, dal 1946 vera icona del boom industriale e della voglia di rinascita italiane dopo la seconda guerra mondiale, capostipite della mobilità urbana.
Un prodotto che ha saputo unire al meglio design, ergonomia, tecnologia industriale al servizio della funzionalità e del costume sociale.
Ma è solo un nostalgico sguardo al passato? Decisamente no!
L’innovativa scheda hardware “ARDUINO UNO” invece semplifica tecnologie di difficile interpretazione e permette di apprendere le basi del design interattivo; la mano protesica di derivazione robotica “HANNES” (in collaborazione tra INAIL e Istituto Italiano di Tecnologia), è progettata sulla frontiera dell’intelligenza artificiale: è percepita come un arto che adatta la presa alla forma degli oggetti ed alle sollecitazioni esterne.
Per celebrarne i novanta anni dalla costruzione, a palazzo Piacentini (sede del MISE) si espone la mostra “Italia Geniale”, avente come protagonista il design quale motore che, attraverso la ricerca e sviluppo, trasforma i processi industriali in elementi creativi che arricchiscono l’esperienza delle persone e facilitano le relazioni.
Per il catalogo completo delle opere, visita:
www.mise.gov.it