Michele Albanese

 

Banca Monte Pruno: se vuoi puoi, i segreti svelati della Sala Cultura

La Sala Cultura della Banca Monte Pruno, sebbene progettata e realizzata secondo i canoni architettonici contemporanei, é un luogo.

Non é un non luogo perché ha un’identità, perché vi si incontrano progetti, persone, idee, intuizioni, speranze, mai vane.

Il deus ex machina della Banca é Michele Albanese, il direttore generale, nipote dell’omonimo fondatore.

Michele Albanese é nato e vive a Roscigno, negli Alburni più interni.

E’ elegante,  sempre.

Ogni giorno si sposta, anche per migliaia di chilometri.

Ma poi rientra nella sua Roscigno

Il bello é che incontra giovani, imprenditori, progetti, idee e le fa sue e le porta nel Vallo di Diano, a Sant’Arsenio, dove le condivide con la grande famiglia della Banca Monte Pruno nella Sala Cultura che é attigua all’ingresso principale.

E’ lì si presentano libri, si fa formazione, si progettano imprese.

Il direttore Albanese ha la schiettezza, a volte rude dei contadini e dei pastori degli Alburni, abituati a sudare e a risparmiare, perché il domani é incerto.

Ha la sensibilità raffinata della gente alburnina, mai esibita, mai ostentata perché, come si dice da quelle parti “i bambini si baciano solo quando dormono”.

E’ un manager che con la sua squadra ha portato in alto la Banca Monte Pruno.

La banca é nata il 14 settembre 1962 dall’idea di un gruppo di trenta persone che, in pieno boom economico,  capì che per diventare più forti era necessario mettere insieme persone, idee e patrimoni.

Banca Monte Pruno: i segreti svelati della Sala Cultura

Quei trenta non sapevano che sarebbero diventati fortissimi.

Ma le premesse c’erano tutte: dalla propensione al risparmio, ai patrimoni degli emigrati di ritorno.

Banca Monte Pruno: se vuoi puoi, i segreti pensieri della Sala Cultura

Molto fa la Banca Monte Pruno per la cultura, per i giovani e per il territorio.

Venerdì 23 giugno alle ore 17.30 il giornalista Gabriele Bojano presenterà nella Sala Cultura della Monte Pruno il suo libro “I favolosi 60”.

E in tanti saremo lì ad ascoltarlo e a confrontarci, come si fa tra buoni amici.

Le pareti della Sala Cultura conoscono i pensieri più intimi dei suoi  frequentatori.

Se per magia quella Sala Cultura potesse parlare e svelare i pensieri segreti dei suoi frequentatori, che lei conosce davvero, direbbe: “Ce la posso fare anch’io”.

E’ questo il messaggio di Michele Albanese e della sua squadra: “Puoi farlo anche tu. Fallo”.

Anche tu puoi scrivere un libro, puoi fondare un giornale, puoi creare un’impresa, puoi superare un concorso, puoi raggiungere la luna.

Se vuoi puoi.

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di Ornella Trotta

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