Lavoro: partire, formarsi, tornare

Sono in Veneto e incontro tante persone del Sud.

Partire è un po’ morire? Non credo.
Donne, uomini, ragazze e ragazzi.
Molti sono campani. Ne indovino la provenienza dalle lievissime inflessioni che mi sono familiari. Le riconosco nonostante quasi tutti provano a nasconderle. Ma li capisco, nascondendole si sentono accettati.

La commessa

La commessa di Kiko ieri sera mi ha venduto due matite per labbra e un balsamo.
Non avevo capito subito che fosse del Sud, l’ho colto mentre mi illustrava i benefici del balsamo labbra.
Quando ho colto la cadenza partenopea mi sono distratta e l’ho osservata a lungo. Lei mi ha capita al volo. Avrei voluto dirle: Perché non torni da noi?
Sarebbe stata una domanda stupida. A volte il cuore suggerisce domande sbagliate.
Mi domando: perché bisogna venire al Nord per fare le cose che si potrebbero fare bene al Sud?
E’ una domanda stupida perché da sempre l’uomo migra.
Eppure quella bella ragazza poteva vendere cosmetici a Napoli o a Salerno o ad Avellino. Perché è arrivata fin qui?
Poi ho riflettuto sulla velocità dei collegamenti e mi sono detta che va bene anche così.

La prof, da Vibo a Vicenza

In treno ho viaggiato con una prof di chimica di Vibo Valentia.
“Ho preso il treno alle sette stamattina, ma prima ho chiesto a mio padre di accompagnarmi al mare. Ho bisogno di vederlo, di parlargli. Sono rimasta in spiaggia per dieci minuti, da sola. Dovevo ricaricarmi. Quando ne ho bisogno lascio Vicenza e vengo qui. Mio padre mi accompagna e mi aspetta mentre parlo con il mare”.
Tornerai a Vibo? “Sogno di tornarci da anziana”.

A Padova cercano maestre

A Padova cercano maestre per le scuole paritarie. Forse è una buona ragione per partire. Chissà perché cercano le maestre e non i maestri?
Potrebbero scrivere: si cercano maestri.
Forse qui l’insegnamento e’ questione prettamente femminile. Non so. Ma so che non mi piace.

Partire per tornare

Sul tema mi sono fatta un’idea: va bene partire, ma poi bisogna poter tornare con esperienze in più, con competenze maggiori.
Tornare per arricchire la propria terra, per non tradire il patto, per restituire in termini di competenze quanto abbiamo ricevuto in formazione dall’asilo in poi.
E combattere perché la commessa del Sud abbia la stessa dignità e gli stessi diritti della commessa del Nord.
Senza patti osceni, senza mercimonio, senza sottomissione al “padrone”.
Il lavoro deve essere libero e dignitoso, anche a Sud.

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di Ornella Trotta

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