di Mariarosaria Caputo *

* Mariarosaria Caputo ha 16 anni e frequenta il liceo scientifico “A.Gallotta” di Eboli, a scuola ha scritto un tema sul mare, un tema profondo, bello.

La sua prof di italiano ha deciso di pubblicarlo.

Leggetelo, è davvero bello.

Il mare attrae e nello stesso tempo incute timore, è un luogo sempre carico di fascino, il fascino dell’avventura o del mistero, ma è anche luogo del pericolo, dove la natura mostra tutta la sua forza tremenda.

Tutto ha origine dalla Dea Madre.
E’ da lei che discende ogni cosa: Il cielo, la terra, la vita…
È anche grazie a quest’ultima se ad oggi esiste il mare.
Il mare possiamo definirlo come un’infinita distesa d’acqua limpida, cristallina, salata e nella quale riusciamo a specchiarci.
Visto da lontano, il mare sembra incontrarsi con il cielo ed entrare in simbiosi.
Quest’ultimi, però, sono un po’ come il Sole e la Luna, legati da un eterno amore ma costretti a non incontrarsi mai.


È proprio quando sto morendo dentro che corro al mare, mi siedo e inizio a pensare.
Inizio a riflettere sulla vita, la felicità, sulle persone, su me stessa e soprattutto sulla morte.
Pensandoci le onde del mare includono tutti questi elementi: il processo ove le onde si alzano quasi a toccare il cielo riassume il periodo che va dalla nascita fino alla fine dell’adolescenza.
Dopo aver raggiunto l’altezza massima, iniziano ad avvicinarsi alla vita segno di aver raggiunto il massimo splendore.
Infine le onde che si schiantano sulla riva, segno di morte.
È proprio questo l’effetto che mi fai il mare: è come se mi abbracciasse fino a farmi liberare dal male che inquina la Terra.
Il colore che assume mentre il sole tramonta o sorge, è qualcosa di spettacolare: si carica di fascino, eleganza e beatitudine. È proprio in questione attimo che riesco a sentirmi in paradiso.
Chiudo gli occhi, inizio a sentire solo il rumore delle onde, odoro l’aria che ha il sapore della libertà, i miei occhi vengono coperti dalla luce arancione del sole che mi lascia senza fiato.
Quando cala la notte sembra di star sognando.
Il mare inizia a brillare grazie al riflesso delle stelle e della luna, quasi come se fosse un diamante prezioso.
Il sogno però potrebbe mutare anche in un incubo.


Ciò accade quando inizia ad agitarsi, quando le onde s’innalzano ad altezze improponibili, il cielo si dipinge di nero e grigio e inizia a piovere.
È come se stesse cercando di aiutarmi entrando in empatia con me.
Trasforma le mie emozioni in fatti prendendo il mio dolore è distruggendolo schiantandolo sugli scogli proprio come le onde.
Amo il mare proprio per questo, pur di farmi star bene mi strappa l’anima e la porta dove è felice, verso l’infinito e oltre.

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di Ornella Trotta

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