Bracciale in argento – Collezione “Oggi gira così”

Milano: Roberta Moretti orafa artigiana dal 2010. Il suo laboratorio Crearti, in via dei Piatti 1, è una fucina di creatività. Emozioni, sensazioni, le pietre naturali ci avvicinano all’essenza e alla bellezza della vita. Terra, fuoco, aria acqua.

Amanti degli anelli?

Come si sposano con le pietre preziose i quattro elementi nelle sue creazioni?

La mia passione sono gli anelli e per realizzarli ho scelto le pietre naturali e le relative montature.

Ogni pietra comunica una sensazione, a volte una passione. Vi sono quelle più forti e quelle più leggere. Pietre decise, di carattere danno origine ad anelli di sostanza con montature in ottone. Li “senti addosso”, sono materiali. Quindi si sposano con la terra e il fuoco.

Vi sono altre pietre più dolci, più femminili legate all’aria, all’acqua con montature in oro. Hanno dato origine alla linea di anelli “Fantasia”.

Anello di carattere
Anello Fantasia

 

Creatività e Unicità

Come crea un oggetto?

Innanzitutto, io non disegno mai. Parto dalla pietra che trasmette sensazioni e le emozioni sono trasferite all’oggetto. Il gioiello si crea o direttamente dal metallo o lavorando la cera. I motivi floreali, quelli che preferisco, sono più facilmente realizzabili con la tecnica della cera persa. Il modello in cera viene portato nel laboratorio di fusione e qui si concretizza come in un calco di gesso. Lo stampo resta. Per realizzare un anello articolato occorre un’intera giornata.

Nelle sue collezioni vi sono dei pezzi unici irripetibili?

Certamente. La collezione floating fish, per esempio, che ci riporta al connubio con l’elemento acqua. Gli smalti sono di pregio e sono diversificati. Ogni pezzo è uno diverso dall’altro. Così anche la collezione delle mongolfiere hot air balloon, che ci riporta all’elemento aria, si è avvalsa del contributo di un pittore. L’aria per sentirsi più liberi e leggeri. Le emozioni che un gioiello può suscitare in me e in chi lo indossa sono il nucleo fondante della mia creatività e delle mie creazioni. Il punto di partenza e il punto di arrivo. Insomma, la realizzazione.

Dunque, nel suo lavoro ricorre a dei collaboratori?

Nel reel che si può vedere su Instagram, l’orecchino a pesciolino, molto richiesto, è dipinto su metallo da me stessa. Nel caso dei ciondoli a mongolfiera o a forma di pesci il pittore ha eseguito il dipinto su un mio disegno. Il bozzetto viene regalato al momento dell’acquisto.

 

Ciondoli Pesci Snodati
Collezione Hot Air Balloon

Passione e Dedizione

Quali sono le attitudini specifiche richieste nel suo lavoro?

Innanzitutto, per me si tratta di passione, di creare divertendomi, ma con precisione, cura, destrezza. Abilità pratica, creatività e pazienza sono le doti richieste per questo tipo di gioielleria. Le pietre devono essere posizionate con precisione assoluta.

Com’è nata questa passione?

Sicuramente dall’amore per gli anelli e per le pietre naturali, in modo particolare per la tanzanite, denominata così da Tiffany. Si tratta di una pietra blu della Tanzania, simile allo zaffiro.

Così la passione ha prevalso sul curriculum scolastico. Ho riposto nel cassetto la mia laurea in giurisprudenza e il mio servizio presso uno studio notarile e ho cambiato rotta. Ho seguito una scuola di oreficeria e un corso di modellazione della cera che mi ha aperto un mondo: la soddisfazione di concretizzare il mio amore per gli anelli e per le pietre naturali.

Consiglierebbe ad un giovane d’intraprendere il suo lavoro?

Ogni giorno s’impara qualcosa. Non c’è monotonia e io rifuggo questo tipo di situazione quando mi si presenta. Ecco perché sono soddisfatta ed ancora entusiasta. Certo che senza le doti che ho già nominato, soprattutto la pazienza e la manualità, non ci si potrebbe avvicinare all’attività dell’orafo artigiano.

Amanti dei bracciali?

Ci parli della sua creazione “Oggi gira così”?

Questa volta si tratta di un bracciale in argento con dei dadi sulle cui facce ho inciso delle parole in inglese del tipo sleep, tv, book, sex, hot bath, drink, play, create, enjoy, laugh, escape, meet. Queste le parole per il dado end e per il dado week. Vi è un altro dado ancora cavo all’interno in cui ho messo un minuscolo foglio arrotolato che riporta un desiderio. Questo dado, wishing well, ha parole in italiano: sì, no, rilancia, dipende da te, novità. Tutto è stato concepito all’insegna del divertimento. Si lancia il dado e si vede come “oggi gira”. Non è detto che il desiderio si avveri, ma quello che è importante ancora una volta è l’emozione, la sensazione che suscita il fatto di crederci. E’ un gioco con la sorte, consapevoli che nemmeno il lancio di un dado non abolirà mai il caso, come scriveva un poeta francese. E’ il bello della creatività.

Sì, Mallarmé. La sua passione per le parole, oltre che per gli anelli, m’induce a chiederne una per congedarci. Cosa vorrebbe promuovere, quale desiderio metterebbe nel dado se dovesse lanciarlo oggi?

Il desiderio che il mio lavoro non smetta mai di emozionarmi.

Passione rima con Esposizione

 Progetti per il futuro?

E’ importante rinnovarsi. Accedere alle piattaforme per promuovere le mie creazioni e il made in Italy anche all’estero.

Utilizzare ogni strumento digitale e informatico, social, per diffondere il bello che c’è in noi, per conoscere e farsi conoscere.

Lontana dalla monotonia, accetto ogni proposta di apertura agli altri, alla novità.

Questa intervista ne è la conferma.

Nel frattempo, sono contenta di averla vista all’opera nello show room Imago a Milano in via Archimede 89, proprio in questo scorcio di marzo e di inizio aprile.

Il senso del tatto ha avuto la sua rivincita, toccare le pietre, gli anelli è gustare l’emozione in diretta.

Come vende le sue creazioni?

Come in questo caso sono itinerante, insieme ad altre creatrici di moda e accessori. Affittiamo uno spazio ed esponiamo.

La prossima settimana siamo a Milano in viale Monte Nero e dal 7 maggio siamo a Como.

Ricordo che l’esposizione più sorprendente fu quando ricevetti l’invito dalla nipote di Rosa Genoni, la “piccinina “ di Milano dei primi del Novecento.

Quella sartina, partita per Parigi a undici anni, che ha innovato la moda dell’abito lungo, ma che soprattutto ha contribuito alla consapevolezza identitaria della donna.

Mi sono sorpresa per questo invito presso l’Archivio di Stato in via Senato a Milano.

Condivido la sua emozione.

Partecipare ad una celebrazione, in memoria di una donna così famosa nell’ambito della moda e della storia dell’emancipazione femminile.

Quale fu il motivo?

La nipote era venuta a conoscenza ed aveva apprezzato la collezione dei ciondoli a forma di mongolfiera e Rosa Genoni fu la sarta che disegnò l’abito femminile per salire in mongolfiera. Tutto mi fu chiaro.

Il desiderio di libertà che aveva ispirato le mie mongolfiere trovava il suo esatto antesignano nelle prime esperienze di volo sopra Parigi. Incredibile!

 

Collezione Hot Air Balloon

Per me oggi è altrettanto stupefacente avere imparato a “sentire” le pietre. Le acque marine così come la tanzanite, da lei preferita, mi stimolano ad avere anelli “leggeri”.

L’elio d’oro mi trasporta in un bagno di energia.

La sua arte e il suo modo di esprimerla sono davvero contagiosi.

Appuntamento in Instagram e a Como!

 

Anello Acqua Marina Gialla
stampa

di Barbara Avanzini

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