“Quanti di memoria” è un libro che entusiasma il lettore e si legge agevolmente.

L’autore è Enzo Fernicola “registrato con due nomi, Vincenzo Giuseppe, anche se tutti lo conoscono e lo chiamano solamente Enzo”, docente di matematica e fisica che in 213 pagine racconta e ricostruisce episodi, persone, personaggi, successi, delusioni e speranze individuali e collettive.

Enzo Fernicola a Radio MPA

Per i tipi di Book Sprint Edizioni Enzo Fernicola scrive storie che risalgono agli anni Settanta e non solo che coniugano “l’elemento politico con l’elemento umano”.

Il libro é scritto bene per giunta da un matematico.

Precisi i riferimenti dialettali e ambientali.

“Quanti di memoria” perché “anche la memoria fa dei salti.

Come la teoria quantistica non è una teoria del continuo, ma è una teoria del discreto, allo stesso modo la memoria quando torna indietro perde delle cose.

Racconto dei quanti di memoria perché alcune cose, sicuramente sfuggono. Non possiamo pretendere di ricordare tutto”.

Il bello é che il racconto parte da Buccino, i protagonisti sono giovani che “a vent’anni non potevano non ribellarsi” al sistema di potere e di regole del sindaco democristiano.

Ma è anche il diario dettagliato da nomi e cognomi, luoghi, strade, suggestioni, ribellioni e paure di un giovane degli anni Settanta.

L’opera parte da una tragedia collettiva: la morte sotto i bombardamenti alleati di 54 persone il 16 settembre 1943.

Con precisione fotografica Fernicola  narra un lutto collettivo e familiare: in quella tragedia perse la vita Giuseppe Parisi, zio bambino dell’autore.

E’ profondamente sincero il racconto dell’esperienza politica e dell’emancipazione dei giovani degli anni Settanta che diventeranno, poi,  classe dirigente.

Toccante e delicata la narrazione della crisi esistenziale di Antonio.

Un libro da leggere per conservare la memoria, anche solo quantica, della lotta politica di giovani appassionati che hanno contribuito a cambiare per un po’ le cose.

Un libro da consigliare vivamente agli studenti perché racconta pagine di storia e di impegno da emulare.

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di Ornella Trotta

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