La cerimonia

Apertura delle porte durante il Giubileo

L’apertura delle porte durante l’Anno Giubilare è un rito simbolico e molto significativo nella tradizione cattolica. Questo gesto segna l’inizio del Giubileo e rappresenta l’invito a entrare in un cammino di conversione, misericordia e rinnovamento spirituale.

Cosa Significa l’Apertura delle Porte per l’Anno Giubilare?

Porta Santa: inoccasione del Giubileo, viene aperta la Porta Santa delle quattro basiliche papali di Roma (San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura). Questa porta, normalmente murata o chiusa, viene aperta solo durante l’Anno Santo, e attraversarla rappresenta un gesto di profonda fede e un simbolo di passaggio verso la grazia e il perdono.

Concattedrali e cattedrali

Durante il Giubileo, l’apertura delle porte non avviene solo a Roma, ma anche in tutte le diocesi del mondo, solitamente nella cattedrale o in concattedrali designate, come Santa Maria della Pace a Campagna.

Attraversare la Porta Santa è un segno di apertura interiore, che invita i fedeli a riconciliarsi con Dio, con se stessi e con gli altri.

Indulgenza plenaria

E’ una componente fondamentale durante l’anno giubilare.

Papa Francesco, come i suoi predecessori, concede l’indulgenza plenaria a tutti coloro che:

1. Attraversano la Porta Santa con fede e devozione.

2. Partecipano alla confessione sacramentale (prima o dopo l’attraversamento).

3. Assistono alla Santa Messa o ad altre celebrazioni liturgiche.

4. Pregano secondo le intenzioni del Papa.

5. Compiono opere di misericordia (aiutare i poveri, visitare malati o prigionieri)

Indulgenza plenaria, dono speciale

L’indulgenza plenaria può essere ottenuta per sé stessi o offerta per i defunti, ed è considerata un dono speciale che cancella le pene temporali dovute ai peccati già confessati.

E’ una grazia straordinaria che aiuta a purificare l’anima e a vivere con rinnovata speranza e fiducia nel perdono di Dio.

L’Anno Giubilare è, quindi, un tempo privilegiato per riconciliarsi, rinnovare la fede e praticare la carità.

Apertura solenne stamattina a Campagna

Questa mattina, primo gennaio, si è svolta la solenne apertura dell’Anno Giubilare presso la Concattedrale Santa Maria della Pace di Campagna, in occasione della Solennità della SS. Madre di Dio e della 56ª Giornata Mondiale della Pace. La celebrazione, presieduta da Mons. Alfonso Raimo, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Salerno, Campagna e Acerno, ha avuto inizio alle ore 12 e ha visto una grande partecipazione di fedeli e autorità locali.

Durante l’evento, sono state liberate tre colombe bianche, simbolo di pace e speranza, in segno di apertura verso un futuro di fraternità e solidarietà. In linea con il motto scelto da Papa Francesco per il prossimo Giubileo, “Pellegrini di speranza”, la cerimonia ha rappresentato un’occasione per rinnovare l’impegno a guardare al futuro con animo aperto e cuore fiducioso.

Nella lettera di invito alla celebrazione, Papa Francesco ha sottolineato come il Giubileo possa favorire la rinascita di un clima di speranza e fiducia, elementi essenziali per affrontare le difficoltà del presente. Il Papa ha richiamato l’urgenza di recuperare il senso di fraternità universale, ribadendo la necessità di non chiudere gli occhi di fronte alla povertà dilagante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.

Un ruolo centrale nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento è stato ricoperto da Don Carlo Magna, il quale, con il suo instancabile impegno pastorale, ha contribuito a rafforzare il senso di comunità e solidarietà tra i fedeli. Grazie alla sua guida spirituale e alla sua dedizione, la comunità di Campagna ha potuto vivere questo momento con profonda partecipazione e rinnovata speranza.

La comunità di Campagna, definita “città di accoglienza e di pace”, è stata invitata a farsi promotrice di una cultura della solidarietà e della riconciliazione. La preghiera si è rivolta anche alla Vergine Maria, Madre della Speranza e Regina della Pace, affinché possa intercedere per il dono dello Spirito Santo e ispirare nuove iniziative di pace per il nuovo anno.

L’evento si è concluso con un forte senso di comunione e speranza condivisa, segnando l’avvio di un percorso giubilare che accompagnerà la comunità fino al Giubileo del 2025. Don Carlo Magna e i canonici del Capitolo Cattedrale hanno salutato i presenti, invitandoli a continuare il cammino di fede e partecipazione attiva nella vita della Chiesa locale, sottolineando ancora una volta l’importanza della collaborazione e del supporto reciproco per affrontare le sfide del futuro.

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di Ornella Trotta

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