ATENA LUCANA. Il premio Giornalismo e Multimedialità – Cilento, Vallo di Diano e Alburni va quest’anno a Nicola Rao, vice Direttore del TG1.
La premiazione si è svolta lo scorso sabato ad Atena Lucana (SA) presso il Kristall Palace Hotel.
Durante l’evento sono stati consegnati altri riconoscimenti.
Tra i premiati anche la giornalista Mariana Cavallone, per il lavoro svolto alla direzione della rivista Erò – meraviglie di un territorio.
Collaboratrice della nostra testata, Mariana Cavallone ha ricevuto un riconoscimento per l’apprezzata presenza nei mass media, fondamentali fattori di sviluppo sociale.
“È segno, questo, che il lavoro di squadra e la fiducia nella tradizione e nel territorio premiano sempre – dichiara la direttrice Cavallone – per questo ringrazio la Fondazione Monte Cervati ONLUS, la redazione e tutti coloro che lo hanno reso possibile, vivendo sempre con entusiasmo questa avventura”.
“Tra gli obiettivi del Premio c’è quello di suscitare un nuovo interesse, verso il Cilento, il Vallo di Diano e gli Alburni ... Un impegno che tutti noi condividiamo – prosegue la direttrice – e che cercheremo di portare sempre avanti con dedizione”.
Trimestrale di divulgazione scientifica e culturale, Erò – meraviglie di un territorio riprende un discorso già iniziato negli Anni Novanta dalla rivista “Le pagine di Erò”. Con un nuovo nome e una nuova veste grafica, dal 1 luglio 2021, Erò continua a raccontare le bellezze della Campania tutta. Una regione dall’immenso patrimonio artistico e culturale.
Edita dalla Fondazione Monte Cervati Onlus, la rivista è riuscita a ricavarsi un posto di tutto rispetto nel panorama giornalistico del territorio, anche grazie alla competente e fresca direzione della giornalista Mariana Cavallone. L’impegno congiunto di giornalisti e appassionati dello scrivere e la vicinanza con la scuola e con tante altre importanti realtà (tra le quali “Il Libro Sospeso”), rende la testata appuntamento fisso per gli affezionati lettori e piacevole scoperta per quelli che vi si imbattono per la prima volta.
Che questo premio sia dunque il primo di una lunga serie, per un lavoro editoriale che merita quanto finora raccolto.