Donne da Ricordare in Scena si rappresenterà a Nova Milanese il 7 maggio 2023 presso l’Associazione Culturale Cascina Triestina dopo il successo di gradimento e di pubblico a Cesate l’8 marzo, alla presenza del Sindaco Prof. Vumbaca Roberto, e a Garbagnate Milanese l’11 marzo. (Qui il link dello spettacolo)
Vanno in scena ancora donne inghirlandate metaforicamente dai fiori che le rappresentano?
“Sì, la messa in scena e la simbologia dello spettacolo non sono cambiate sostanzialmente dalle altre realizzazioni. Una nuova voce, Eliana Morandi, si è aggiunta alla Compagnia “ALLE CINQUE”. Sono cambiate le musiche che rispecchiano maggiormente il periodo storico a cui il monologo appartiene e la loro esecuzione.
Ci avvaliamo di una professionista, Nadia Ferranti, che esegue brani classici al flauto.”
L’impianto è cronologico e le donne che si manifestano lungo i secoli appartengono tutte all’area romanza?
“Sì, sono donne note, ma non conosciutissime che mi hanno affascinato durante i miei studi – dichiara Barbara Avanzini l’autrice del testo e l’ideatrice dello spettacolo – e che hanno contribuito, a volte inconsapevolmente, al cammino identitario della donna verso la parità di genere.”
Quale tra le donne presentate è piaciuta maggiormente al pubblico?
“Sicuramente, anche in base alla testimonianza delle rappresentanti di Rete Rosa Centro Antiviolenza di Saronno presenti in sala, Cristina da Pizzano- Ortensia Azzurra, il testo più attualizzato e più femminista ante litteram. Il fiore dell’ortensia è poi simbolo di pluralità, di collaborazione nella molteplicità della sua corolla.”
Perché si stendono fiori e troviamo fiori anche in bacinelle da bucato sulla scena?
“Abbiamo voluto dare maggiore risalto alla quotidianità del femminile mettendo fiori al posto del bucato. Già stendiamo con mollette su filo da biancheria le foto dei fiori che rappresentano l’essenza di ciascuna donna. Infatti, la donna di scienza, di lettere.. è anche massaia. Tutte hanno curato la propria famiglia.”
Rispetto alla rappresentazione dello scorso anno, il copione è stato rinnovato?
“Sì, abbiamo modificato l’inizio. Trotula e Accabadora cercano di salvare la ragazza del XII secolo assediata dal fratello, da baroni e principi.
Così entra in scena Margherita, la cerbiatta Bianca. Nadia Ferranti esegue al flauto una parte del Compianto della Cerbiatta Bianca, la più antica ballata bretone giunta fino a noi.”
E dei giorni nostri?
“All’attualità appartiene l’iraniana, poi naturalizzata francese, Marjane Satrapi, disegnatrice e cineasta, fuggita ai soprusi e alla mancanza di libertà del proprio paese. E… novità! La novantaquattrenne Vera Vigevani Jarach, la madre della Plaza de Mayo, italiana ebrea fuggita in Argentina nel 1939, che ogni anno viene in Italia, nelle scuole, a testimoniare, per non dimenticare i desaparecidos del volo della morte del regime di Videla.”
” Gracias a la vida” di Violeta Parra è il brano musicale che Nadia Ferranti esegue al flauto.
Soddisfazioni?
“Moltissime. Dare voce alle donne, dalla nobildonna, all’operaia di Castellazzo di Bollate, dalla prostituta, a Kiki, la musa degli anni’20, è sempre un ringraziamento, una riconoscenza. Non ultima soddisfazione è quella di avere creduto non solo nello spettacolo, ma anche nei libri da cui i monologhi sono tratti e che ora sono in catalogo presso il Consorzio bibliotecario del nord-ovest Milano, pronti al prestito.”
Donne da Ricordare in Scena si rappresenterà a Nova Milanese con Nadia Ferranti al flauto e la Compagnia amatoriale “Alle Cinque”, composta da sole donne, grandi amiche e “professioniste del vivere di ogni giorno.”