Banca Monte Pruno, Euthymìa, ieri la presentazione

C’erano tutti ieri a Sant’Arsenio, nella sala cultura della Banca Monte Pruno, tutte le amiche e gli amici del prestigioso istituto di credito, tutti insieme alla presentazione di Euthymìa, viaggio nei segni per fermare il tempo, opera del giornalista Lorenzo Peluso.

Un lavoro che “svela la soggettività dell’autore”  attraverso 44 foto di donne ultraottantenni di Sanza.

Cosa c’é in quelle immagini?

Un tempo passato che sopravvive negli abiti, nei capelli acconciati a tuppo delle donne del Sud.

Donne lontane anni luce dai nostri giorni e dalla nostra declinazione del femminile. 

Lontane, ma vicine

Un tempo passato che vive in noi, nelle immagini della nostra infanzia e della nostra adolescenza. Nell’incancellabile memoria di chi é vissuto nei borghi degli Alburni, del Cilento, del Vallo di Diano.

L’asino, la legna, il tuppo, il grembiule, la cheppa, la vita contadina. Immagini lontane nel tempo, vicine nella percezione soggettiva.

Donne segnate dalla fatica e, talvolta, dalla violenza di mariti maneschi a cui non riuscivano a ribellarsi. 

Michele Albanese

Il direttore generale della Banca Monte Pruno e Presidente della Fondazione Monte Pruno Michele Albanese ha ricordato: “Quelle foto ci riportano al passato, ci suggeriscono battiti del cuore, ritornano profumi e colori di un tempo lontano. Gli scatti di Lorenzo Peluso sono la celebrazione della forza delle donne, rappresentano l’intimità e anche la bellezza di un tempo passato.

E’ la magia della fotografia che trascende le barriere linguistiche e culturali, comunica storie e valori in un linguaggio universale”.

L’evento

L’evento é stato voluto dalla Fondazione Banca Monte Pruno e dal Circolo Banca Monte Pruno.

Ha sapientemente coordinato i lavori il  Direttore della Fondazione Antonio Mastrandrea, dopo i saluti del  Presidente del Circolo Banca Monte Pruno Aldo Rescinito e del Presidente della Fondazione Monte Pruno Michele Albanese

Carmine Pinto docente del Dipartimento di Studi Umanistici – Università di Salerno ha presentato l’opera.

Ha concluso l’autore Lorenzo Peluso.

Interessante l’intervento del professore Carmine Pinto: “La dimensione morale di questo istituto di credito è la sua grande straordinarietà

In quest’opera si rappresentano persone del passato che ci parlano di un mondo che non c’è e affrontano le grandi malattie di questo tempo”.

“Queste donne – ha  osservato Lorenzo Peluso – mi hanno fatto entrare nella loro intimità, si chiamano zia Assunta, zia Rosina.

Se pensiamo al delitto d’onore, al referendum sul divorzio, al voto universale per le donne, sappiamo che loro ci sono passate”.

Sul bianco e nero ha aggiunto: “Ho utilizzato bianco e nero perché sono convinto che la foto a colori mente, il bianco e il nero sfumati con l’ocra mettono in evidenza le ombre e le luci”.

Banca Monte Pruno, Euthymìa, ieri la presentazione

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di Ornella Trotta

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