Blu Maya colore sempre vivo è a Cacaxtla.
È definitivamente accertato e appurato che i Maya, popolo del Centro America vissuto dai 2000 anni a.C. fino ai giorni nostri, operasse sacrifici umani in epoca arcaica.
Astronomi di grande levatura, già nel 600 d. C, in epoca classica, costruivano edifici cerimoniali orientandoli secondo il sole e le fasi lunari. Ne abbiamo testimonianza visiva in Yucatan (Messico), a Chichén Itza (la bocca del pozzo/ Itza cognome di una famiglia nobile e guerriera), già periodo postclassico. Periodo Maya Tolteca.
Qui la famosa piramide di Kukulkan, del dio serpente piumato, è considerata una delle sette meraviglie della storia moderna ed è patrimonio universale dell’umanità.
Piramide di Kukulkan
All’equinozio il sole batte lungo la dorsale dei gradini dei lati della piramide, fino a dare l’immagine del corpo del serpente e termina con le sue fauci spalancate in pietra.

Solo pietra perché gli antichi colori, i dipinti di cui tutto il centro cerimoniale era decorato, ora non ci sono più.
E allora il blu Maya, ottenuto con l’indaco?
Bisogna viaggiare verso Puebla. A Cacaxtla c’è un centro cerimoniale che ha conservato dipinti perché messi al riparo dalle intemperie. Ancora molto resta da scoprire.
E i fregi?
Rappresentano il giaguaro, animale sacro, il dio serpente, uomini e donne in tenuta sacra, con adorni e pennacchi, ma anche commercianti.

Il Blu Maya colore sempre vivo si ritrova nello sfondo del ritratto del commerciante che indossa il cacaxtle, una specie di zaino in cui trasportare la merce. Tutto avveniva a piedi.
Colline ricoperte da vegetazione nascondono altre piramidi ancora da riportare alla luce.
E là sullo sfondo domina il vulcano Popocatepetl,

con il suo pennacchio fumante e alto più di 5600 metri. Vicino alla sua amata, il vulcano spento Istaxiguatli, Popocatepetl continua la sua attività.
Perché la sua amata?
Proprio come la leggenda di Tristano e Isotta, Romeo e Giulietta, Aminta e Tisbe, i due amanti, appartenenti a caste diverse, impossibilitati a coronare il loro amore, si diedero la morte.
Si sono incontrati nell’ambiente naturale. Il guerriero Popocateptl si uccise vedendo che la sua amata, figlia dell’imperatore, si era data la morte, apparente o vera che fosse.
Certo che il sostrato culturale è universale!
Anche il gusto estetico, tanto da ritrovare al Museo Soumaya di Città del Messico dipinti di Botticelli, di Artemisia Gentileschi, di Chagall. Sculture di Rodin, di Camille Claudel…, quattro piani di opere meravigliose e… gratuito.



A disposizione di tutti. Il grande miliardario e collezionista ha così reso un servizio al Bello, alla conoscenza e all’educazione.
